Tutto quello che dovete sapere sulle MACCHIE DELLA PELLE spiegato da un dermatologo

Tutto quello che dovete sapere sulle MACCHIE DELLA PELLE spiegato da un dermatologo


Se avete una macchia sul viso o sul corpo o vi accorgete che ne è da poco comparsa una nuova, la prima cosa da sapere è che le macchie non sono tutte uguali. Per prima cosa, dunque, è importante individuare la natura della macchia.

In generale le macchie possono essere divise in due grossi gruppi: macchie legate all’invecchiamento cutaneo, quindi al tempo che passa, che in genere appaiono dopo i 40 anni. Segni particolari: più passa il tempo più aumentano.

Poi esistono macchie che possono fare la loro comparsa anche in giovane età, dai 20 ai 40 anni sulle parti più esposte alla luce, in genere il viso, e si presentano come chiazze diffuse che possono essere anche vaste. Sono chiamate melasma e sono accumuli di melanina a volte delle dimensioni di alcuni centimetri.

“Quelle legate all’invecchiamento cutaneo e sono denominate cheratosi. – spiega Antonino Di Pietro, dermatologo e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita-Cutis di Milano – Queste macchie sono legate a un accumulo localizzato di cheratina, sostanza si cui sono fatte gli strati più superficiali della pelle, e tendono a formarsi perché rallenta o si inceppa il meccanismo fisiologico di ricambio della nostra pelle”.

Le cellule della pelle si rinnovano completamente nell’arco di circa un mese: le cellule dell’epidermide, lo stato più superficiale, nascono in continuazione e si impilano una sull’altra come le monete su un tavolo da gioco. A mano a mano che nascono nuove cellule le più vecchie vengono spinte verso l’alto e quando raggiungono la superficie cadono.
“Invecchiando, in alcuni punti della pelle questo meccanismo rallenta così le cellule morte anziché cadere rimangono attaccate più a lungo formando le cheratosi” dice Di Pietro.

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A favorire la comparsa delle cheratosi sono fattori genetici e anche ambientali, come lunghe ed eccessive esposizioni al sole nel corso della vita.

I metodi per eliminarle sono il laser, la crioterapia, la radiofrequenza focalizzata e i peeling dermatologici. Il tipo di cura di cura viene scelto dal dermatologo. Il laser elimina questo tipo di macchie molto più velocemente, in pochi secondi, e anche la guarigione è più veloce. Gli altri metodi sono altrettanto validi ma hanno tempi più lunghi, sia per l’asportazione sia per la guarigione.

Alcune cheratosi non rappresentano solo un problema estetico perché col tempo possono trasformarsi in epiteliomi, tumori della pelle. “Per questo motivo vanno sempre tenute sotto stretto controllo dermatologico e possibilmente eliminate” dichiara Di Pietro.

Un nuovo metodo per eliminare le cheratosi è la terapia fotodinamica, che consiste nell’applicare sulla cheratosi una crema contenente il farmaco 5 Ala, che viene assorbito rapidamente dalle cellule anomale. Subito dopo si illumina la pelle con una luce apposita che attiva il farmaco, il quale distrugge in maniera selettiva le cellule che lo hanno assorbito, cioè quelle anomale.

Melasma: le macchie che colpiscono in giovane età

Le macchie che compaiono in giovane sono chiamate melasma e sono accumuli di melanina che colpiscono soprattutto la zona attorno alla bocca, detta periorale, le guance, la fronte, i lati del collo.
“Queste macchie sono la conseguenza di un indebolimento della cute per fattori ormonali, per l’uso di farmaci, tra cui la pillola o gli antibiotici, antiepilettici, antianfiamatori, o anche per traumi superficiali della pelle (per esempio un graffio)” spiega Di Pietro.

Una classica causa della comparsa del melasma è la ceretta depilatoria fatta nella zona attorno alla bocca, magari poche ore prima dell’esposizione al sole: occorre aspettare due o tre giorni per evitare la comparsa di macchie.

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Se la pelle si indebolisce, le cellule vengono più facilmente colpite e distrutte dai raggi ultravioletti del sole. Questo rappresenta un pericolo perché può portare alll’insorgenza di tumori della pelle nel corso del tempo.

Ecco che, allora, la pelle si difende producendo grandi quantità di melanina come schermo. Questa melanina rimane a lungo nella pelle formando la macchia del melasma, che resta per alcuni mesi o anche per due o tre anni e tende a ripresentarsi ogni volta che ci si espone al sole. Si crea, infatti, una sorta di ‘memoria’ che fa sì che le macchie durino fino a quando la pelle non torna a essere forte e non avere più bisogno di produrre una grande quantità di melanina per difendersi.

Queste macchie non possono essere eliminate, ma possono essere tenute sotto controllo.

“Molti pazienti che si sono sottoposti a tentativi di eliminare queste macchie non hanno fatto altro che allungare i tempi della loro scomparsa: in certi casi ci sono voluti anche 5-6 anni” racconta Di Pietro.

Il consiglio del dermatologo è di utilizzare creme o sieri che possano aiutare la pelle a rigenerasi e diventare più forte. “La fospidina ha un ottimo potere rigenerante. – raccomanda Di Pietro. – Altre sostanze utili sono la vitamina E, la glucosamina, la vitamina C. Poi è utile assumere flavonoidi, contenuti nei frutti di bosco, Omega 3 e Omega 6, presenti nei semi oleosi e nel pesce azzurro.”

Sempre in tema di melasma, di recente si è visto che in alcuni casi utilizzare una sostanza che si chiama acido tranexamico può aiutate la scomparsa di queste macchie. Anche questo trattamento va effettuato dal dermatologo.



Fonte: Business Insider Italia

Angela Puchetti